Frutto di un lavoro laboratoriale de 'I sognatori' e diretto da Daniele Salvo, Pilade esprime la necessità del nostro tempo. Al Teatro Vascello dal 21 Aprile al 1 Maggio
Il dramma epico-lirico del poeta nella visione teatrale riadattata dal regista Daniele Salvo, prende forma attraverso un laboratorio e si traduce in uno spettacolo dal sapore curioso. Prodotto da 'La fabbrica dell'attore', e in scena in uno dei teatri rivelazione per questa stagione, Pilade l'obbediente, il silenzioso, il discreto, il timido Pilade, nato per essere amico, è la figura di un "diverso", di natura graziosa e cristallina.
Un omaggio all'artista Pasolini, quarantanni dopo la sua morte, quello che Daniele Salvo porta in scena, spingendo sulla necessità che ha l'interprete di confrontarsi con le profondità dell'universo emotivo attraverso l'estremo della voce e del corpo, accompagnato dal lavoro di ricerca ed analisi approfondito per raggiungere vette attoriali che possano accarezzare il testo nella sua unicità.
Tra gli interpreti Elio D’Alessandro (Pilade), Marco Imparato (Oreste) e Selene Gandini (Elettra). Le musiche sono di Marco Podda.
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